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Nel buio di una stanza Heinrich Gartner rifletteva sul suo mondo, sulle cose che doveva fare e sui prezzi che continuava a pagare per ignorare se stesso. Ogni missione data era una missione compiuta. Ma ogni missione data era almeno un’altra tacca sul suo conteggio dei morti. Quanti? E quanti ancora? Sembravano non essere mai abbastanza. Tutti giustificati. Ma giustificabili? Solo in caso di vittoria. Ma non ci poteva che essere una vittoria dopo una tremenda sconfitta.
Il senso di solitudine e il silenzio costante delle notti… mischiato alle urla dei defunti, l’odore del sangue e della paura… la puzza dell’umanità terminale. Qualcosa a cui era abituato, ma alla quale rifiutava di piegarsi. Quando sarebbe finita? Sarebbe mai finita? Ci sarebbe stato ancora un cielo blu dopo il cielo rosso sangue?
Forse.
E forse non per lui.