Kriegsbericht: 1. Mai 1924

I pensieri di Heinrich Gartner indugiavano ad un passato ormai lontano, talmente distante dal presente da sembrare una fotografia sbiadita, rovinata dalle intemperie. C’era stato un tempo in cui aveva sognato di lasciare la Germania e di recarsi in luoghi lontani, esotici e privi di problematiche. Ricordava ancora un soggiorno presso una stazione balneare del Baltico… una giornata di clima mite e un boccale di birra consumato presso un locale di una zona portuale. I sogni ad occhi aperti, i discorsi ed i progetti.

Era il 1911 o forse il 1912.

Poi c’era stata la guerra e tutto era cambiato per sempre. Lui per primo.

Ci sarebbe stato ancora un tempo per i sogni?

Kriegsbericht: 29. Februar 1924

Quale grandissimo scherzo del destino aveva investito Heinrich Gartner in quello strano febbraio. Pochi giorni prima della partenza per Berlin aveva avuto un incontro inaspettato, un incontro che mancava da vent’anni.

Fräulein Mathilda era una giovane studentessa universitaria l’ultima volta che l’aveva vista. Erano anni molto diversi rispetto all’attuale. Nel 1904 tante cose erano diverse, tante tragedie erano lontane, tante amarezze erano ben al di là dal venire. La guerra, la fame, la morte ed ogni sofferenza patita… come aveva fatto quel mondo a trasformarsi in quello in cui si trovavano?

Eppure si erano incontrati, per strada… e si erano riconosciuti immediatamente. Risvegliando con uno sguardo quello che per vent’anni era rimasto sopito, negato, inespresso… eppur vitale. Ed ora? Ed ora lei era rimasta a Leipzig e lui era a Berlin… si sarebbero mai ritrovati pienamente?

Kriegsbericht: 16. Februar 1924

Heinrich Gartner raccoglieva le proprie cose giorno dopo giorno, preparando quei pochi bagagli che aveva, pronto a recarsi nella capitale.

Un tempo capitale imperiale, cuore pulsante del mondo tedesco e manifesto supremo della volontà di potenza di un’intera nazione… adesso Berlin era solo un lontano ricordo di tutto quello. Manteneva la sua bellezza intatta, ma l’aria che vi si respirava era quanto mai distante da quella del passato.

Mancavano pochi giorni alla partenza… forse avrebbe trovato il tempo per andare a visitare un’ultima volta il cimitero della città… per rendere omaggio a tutto quello che era stato prima di lui.

Kriegsbericht: 9. Februar 1924

Dopo tanti anni Heinrich Gartner era consapevole di come le cose cambiassero in modo estremamente veloce. Del resto era abituato ad eseguire gli ordini, ad andare laddove lo mandavano… nulla di diverso dal solito dunque, solo un altro viaggio… solo un’altra partenza… solo un’altra strada da percorrere.

C’era molto fermento in ogni città, dunque cambiava davvero poco tra Leipzig e Berlin, o tra Dresden e München. Controllare il fermento, dirigerlo, gestirlo… incanalarlo in modo sano… verso principi sani… verso un futuro sano. Parole d’ordine ripetute all’infinito come un mantra del lontano oriente.

Salvare la città, salvare la regione, salvare il paese, salvare il continente, salvare il pianeta… andata e ritorno dal mondo dei morti.

Nel silenzio di quella serata nuvolosa Heinrich Gartner guardava fuori dalla finestra, mentre con calma ripuliva la sua pistola. Il futuro era già lì…