La vita è strana, spesso essa diventa un intreccio di situazioni inaspettate che ci porta laddove non avremmo mai pensato di andare… portandoci ad eccellere o a fallire con la medesima facilità. Un uomo scaltro e furbo si fa spesso dei nemici, oggi come nel passato, e quando un uomo ha dei nemici è sempre in pericolo. Un giovane uomo di nome Pedro de Heredia aveva molti nemici e quando alcuni di questi lo aggredirono fisicamente (subì la frattura del naso) decise di vendicarsi violentemente… andando decisamente oltre uccidendo tre dei suoi aggressori. Le autorità del suo paese, la Spagna, cercarono di arrestarlo e così lui fece l’unica cosa possibile a quei tempi: scappò nelle Americhe, passando dall’isola di Hispaniola per arrivare infine a Santa Marta, nell’odierna Colombia.
Nelle Americhe Pedro si arricchì molto, ingannando gli indigeni scambiando con loro oggetti di poco valore con moltissimo oro. Tornato in Spagna coperto di ricchezza riuscì a farsi nominare governatore dell’estuario del Rio Magdalena, con il permesso di fondare una città. Non male per uno che era dovuto fuggire braccato dalla legge… Nel 1532 Pedro tornò nelle Americhe ed individuò il luogo più idoneo per fondare la sua città e fu così che nella baia di Calamar venne fondata Cartagena de Indias, il porto più importante della moderna Colombia.
Nella spasmodica ricerca di ricchezze Pedro attaccò diverse popolazione indigene, come i pacifici Sinù e si diresse all’interno dell’attuale dipartimento di Antioquia (la regione di Medellin) per trovare delle miniere d’oro… ma invano. Il suo comportamento crudele e violento gli valsero un’accusa ufficiale di torture ed assassinio, ma venne perdonato dal Re al suo rientro in Spagna.
Tornato a Cartagena Pedro riprese la sua politica aggressiva nei confronti degli indigeni… di nuovo venne accusato (con ben 289 capi d’imputazione) e venne incarcerato per essere processato. Riuscì a scappare e si imbarcò su una nave diretta in Spagna, con l’idea di appellarsi di nuovo alla clemenza del re. Questa volta non ebbe fortuna, in quanto la nave su cui era imbarcato fece naufragio vicino alle coste spagnole, a Tarifa, e lui annegò… pagando infine le sue colpe. Era il 1554.