Pilgerfahrt: I tramonti a Trevignano Romano

Reduce da quasi 8 anni e mezzo passati a Roma restano indelebili centinaia, migliaia probabilmente, di immagini. Sono diapositive di alcuni angoli di mondo prima sconosciuti, coi loro colori… ma anche coi loro suoni e profumi. Pur ritornando nella propria terra non si può fare a meno di provare nostalgia per quanto di bello si è trovato in quel lasso di tempo che doveva essere infinito e che invece si è dimostrato finito. Non tutte le cose si possono prevedere, non tutti gli imprevisti possono essere considerati a priori… anche nei migliori piani di battaglia vi sono sempre delle falle, resta da vedere se durante lo scontro queste verranno alla luce o meno… la differenza tra una vittoria ed una sconfitta spesso passa per una linea talmente sottile da tirare in ballo il concetto di “fortuna”. In questo la vita quotidiana non è per nulla diversa dalla guerra.

E nell’impossibilità di comprendere a pieno queste due situazioni, la vita e la guerra, si riassume la caducità della nostra natura di esseri umani. Il resto sono belle parole e utopistici propositi da raccogliere nel Reader’s Digest.

“La «ragione» è la causa per cui falsifichiamo la testimonianza dei sensi. In quanto mostrano il divenire, il trapassare, il mutamento, i sensi non mentono… Ma Eraclito avrà eternamente ragione di affermare che l’essere è una vuota finzione. Il mondo «apparente» è l’unico mondo; il «mondo vero» è solo un’aggiunta menzognera…” (Friedrich W. Nietzsche)

La pace interiore viene generalmente dalle piccole cose, dalle piccole gioie, dalle piccole scoperte e dalle piccole visioni. Come l’osservare la luce del sole al tramonto che si riflette sulle acque di un fiume o, come in questo caso, di un lago. A nord di Roma si trova il lago di Bracciano, sulle cui rive ci sono tre località significativamente belle: Bracciano (a sud-ovest), Anguillara Sabazia (a sud-est) e Trevignano Romano (a nord). Tre luoghi in grado di generare emozioni positive di diversa tipologia ed entità. Difficile posizionarli su un podio per deciderne il vincitore… ma in fondo perchè farlo? E’ davvero così importante classificare tutto? Stabilire per ogni cosa un coefficiente di rilevanza. Non credo…

Ad ogni modo se dovessi scegliere in quale dei tre paesi guardare il tramonto indicherei, senza ombra di dubbio, Trevignano Romano. Forse per il suo caratteristico lungo-lago, quella della foto che si vede qui sopra, con la sua lunga camminata disseminata di allegri locali e ristoranti. Forse per la sua capacità di trasportarmi indietro nel tempo, seduto su di una panchina a guardare un tramonto di epoche passate. Forse per la spensieratezza dello sedersi ad un tavolo a mangiare pesce di lago in tranquillità, sorseggiando vino bianco guardando i colori del cielo e del lago cambiare progressivamente col passare dei minuti… lasciando all’arrivo della sera il compito di riportarmi alla realtà delle cose… il compito di risvegliarmi dal sogno.

E la luce delle stelle, o della luna, riflessa sul lago ha l’arduo compito di portare con se le domande più tipiche di ogni risveglio: quello che è finito pochi istanti fa era davvero un sogno? Quelle cose che ho visto sono davvero irreali? Non posso dunque allungare la mano e toccare tutta quella bellezza se non richiudendo gli occhi un’altra volta? Non è forse meglio dunque dormire in eterno per poter in eterno sognare?

E forse così dovrebbe essere. Un sogno eterno, a tratti lucido.

Ho attraversato le ere del mondo all’ombra dei Monti Sabatini, fino a vedere i vulcani risvegliarsi… e Bracciano tornare una caldera… l’acqua tornare fuoco e la terra rimischiarsi con l’aria. Ho vissuto milioni di anni in un istante e quell’istante ha avuto il sapore di una vita vera, mentre tutto attorno a me diventava grigio e freddo. Ma non lì… non in quel luogo di pace interiore. E senza bisogno di scavare troppo a fondo nelle energie della terra… sotto di noi la dimora nostra e sopra di noi la dimora altrui.

Il pesce ed il vino saranno stati reali?