Lesungen: Guerra della triplice alleanza (1865 – 1870)

Il Paraguay è uno stato del Sud America ed è uno degli unici due, insieme alla Bolivia, a non avere sbocco sul mare. Come nazione raggiunse l’indipendenza dalla Spagna nel 1811, ma divenne da subito oggetto delle mire espansioniste dell’Argentina e del Brasile. Lo stato di continuo “assedio” giocò un ruolo determinate nell’instabilità politico-istituzionale di questo piccolo paese: di fatto si passò di dittatura in dittatura.

Francisco Solano Lopez


Uno dei dittatori più famosi di questo piccolo paese fu certamente Francisco Solano Lopez. Era un uomo ambizioso, eroe di guerra contro gli Argentini, conoscitore delle corti europee ed interessato ad espandere il potere del Paraguay all’interno del continente. Per questo motivo rivolse i suoi interessi verso una piccola nazione non confinante: l’Uruguay. Cominciò col finanziare attivamente il partito conservatore uruguayano contro il partito liberale che era sostenuto invece da Argentina e Brasile. Ma questa operazione politica si rivelò un boomerang e il profondo coinvolgimento portò il dittatore paraguayano a doversi confrontare con gli altri paesi rivali. Gli scontri interni al Uruguay portarono inevitabilmente allo scontro anche le altre potenze interessate, fu così che Francisco Solano Lopez, dopo le intemperanze diplomatiche brasiliane, decise di dichiarare guerra all’ingombrante vicino… la sua paura era che un blocco di tre nazioni governate dai liberali avrebbe potuto causare grossi danni economici al Paraguay, che non poteva fare a meno di commerciare con loro, data la mancanza di sbocchi sul mare. Quello che Solano Lopez non si aspettava fu l’intervento immediato sia dell’Argentina che dell’Uruguay al fianco del Brasile, che andarono così a costituire la Triplice Alleanza.

La guerra durò cinque lunghi anni e fu disastrosa per il Paraguay. Numericamente ed economicamente era una lotta impari e quello che poterono fare i paraguayani fu semplicemente di ritirarsi lentamente all’interno del proprio territorio arginando con tutte le forze le truppe nemiche. I dati parlano chiaro: nel 1864 c’erano 525.000 paraguayani, mentre nel 1871 erano rimasti in 221.000, dei quali circa 30.000 erano uomini. Lo stesso dittatore Solano Lopez trovò la morte nel 1870 durante un ultimo scontro armato contro le truppe brasiliane. Il Paraguay perse alcune importanti fette di territorio in favore di Argentina e Brasile e rimase sotto occupazione straniera per sei lunghi anni.

Sehnsucht: Monte Llullaillaco

Le strade dell’Impero Inca univano un tempo Quito (capitale dell’Ecuador) a Santiago (capitale del Cile). La vastità di tale impero precolombiano ha permesso di ritrovare reperti archeologici di enorme interesse in paesaggi altamente diversificati e lontani tra loro. Tutto questo nonostante sia durato non più di 300 anni. La zona delle Ande è a forte presenza vulcanica. Nello specifico, nella grande zona desertica di Atacama (al confine tra Cile e Argentina) si trova il grande vulcano Llullaillaco. Questo strato-vulcano di 6.739 metri è uno dei più grandi vulcani addormentati del pianeta, nello specifico il terzo in classifica, e la sua ultima attività registrata è del 1877.

Vista del monte Llullaillaco

Il nome deriva da due parole in lingua quechua: “llulla” che significa “falso/ingannevole” e “llaco” che significa “acqua”. Questo nome è dovuto al fatto che la neve della sua sommità quando si scioglie non da origine a corsi d’acqua, ma viene assorbita dal terreno lungo i pendii del vulcano. Una sorta di montagna fregatura…

Oltre all’enorme interesse di tipo naturalistico il vulcano ha una storia interessante anche da punto di vista archeologico. Il 16 marzo del 1999 Johan Reinhard e il suo team archeologico scoprirono vicino alla cima del vulcano una tomba contenente le mummie di tre bambini, conosciuti in seguito come “I bambini di Llullaillaco”. Oltre alle mummie furono ritrovate statue d’oro, conchiglie, argento, tessuti e ceramiche. Le mummie erano in condizioni eccezionali una volta trovate, questo per il particolare clima della zona. Gli organi interni erano ancora intatti e uno dei cuori conteneva ancora sangue congelato. Poiché le mummie si erano congelate prima che potesse verificarsi la disidratazione, l’essiccazione e l’avvizzimento degli organi, tipici dei resti umani esposti, non hanno mai avuto luogo.

Analisi sulla mummia conosciuta come “La doncella”

I bambini furono vittime di un sacrificio rituale proprio sul vulcano. Di fatto furono drogati (dalle analisi sui tessuti con grossi quantitativi di coca e birra di mais) e lasciati a morire congelati sulla cima della montagna, per poi esservi sepolti. Il sacrificio dei bambini era una parte importante della religione Inca ed era spesso usato per commemorare eventi importanti o come offerta agli dei in tempi di carestia e come un modo per chiedere protezione.

Secondo la tradizionale credenza Inca, i bambini sacrificati non muoiono veramente, ma guardano la terra dai loro posatoi sulla cima delle montagne, accanto ai loro antenati.

Sehnsucht: Amaru

Il serpente è un animale che ritorna costantemente nelle mitologie dei popoli, sia in chiave positiva che negativa; abbiamo affrontato in precedenza il tema dei Nāga.

Nel continente sudamericano, in modo particolare nelle mitologie dell’Impero Tiahuanaco (200 – 600 d.C.) e dell’Impero Inca (1250 – 1548 d.C.) è presente una forma divinizzata di serpente (o forse sarebbe meglio dire drago) conosciuto in lingua quechua col nome di Amaru. Veniva rappresentato come un serpente alato, con occhi cristallini, muso rossastro, testa di lama (a volte di un puma) e coda di pesce. Secondo le credenze viveva sottoterra o sul fondo dei laghi e dei fiumi. L’Amaru era in grado di oltrepassare i confini da e verso il regno spirituale del mondo sotterraneo… questo passando attraverso tre mondi: da Hanan Pacha (mondo celeste), passa attraverso Kay Pacha (mondo attuale) a Ukhu Pacha (mondo interno o Madre Terra).

Era un simbolo di profonda saggezza, ma rappresentava anche il divenire delle cose (profondo era il suo legame col fuoco e con l’acqua).

Ancora oggi il culto di Amaru è uno dei più antichi di tutto il continente.

Nella città di Tiahuanaco (Bolivia) si trova la Porta del Sole dove si può ammirare una rappresentazione del Amaru.

Porta del Sole