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Il maestro disse: Il prodigo è arrogante e l’avaro è meschino. È preferibile la meschinità all’arroganza.
(Confucio)
Il maestro disse: Il prodigo è arrogante e l’avaro è meschino. È preferibile la meschinità all’arroganza.
(Confucio)
Anche un maiale cieco ogni tanto trova una ghianda.
(Steve Sohmer)
Se due persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” gli fai la multa, se venti persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” chiedi loro di spostarsi, se duecento persone fumano sotto il cartello “divieto di fumare” togli il cartello.
(Winston Churchill)
Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l’ottavo è l’ignoranza.
(Gabriele Amorth)
Ciò che è contenuto nei libri della sapienza indiana (i Veda) non ci presenta l’originario aspetto della grande saggezza, quale era coltivata nei tempi antichi dei grandi maestri, ma ce ne dà soltanto un debole riflesso. Soltanto lo sguardo soprasensibile, rivolto al passato, può scorgere la sapienza originaria non scritta che si nasconde dietro quella scritta.
(Rudolf Steiner)
È meglio morire di bevute che morire di sete.
(John Fante)
Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi.
(Tito Livio)
Come saprete, stasera Bob Dylan suona non molto lontano da qui. Vi ringrazio per non essere andati. Avete preso una decisione molto saggia!
(Steven Patrick Morrissey)
È meglio morire di bevute che morire di sete.
(John Fante)
Il serpente è un animale che ritorna costantemente nelle mitologie dei popoli, sia in chiave positiva che negativa; abbiamo affrontato in precedenza il tema dei Nāga.
Nel continente sudamericano, in modo particolare nelle mitologie dell’Impero Tiahuanaco (200 – 600 d.C.) e dell’Impero Inca (1250 – 1548 d.C.) è presente una forma divinizzata di serpente (o forse sarebbe meglio dire drago) conosciuto in lingua quechua col nome di Amaru. Veniva rappresentato come un serpente alato, con occhi cristallini, muso rossastro, testa di lama (a volte di un puma) e coda di pesce. Secondo le credenze viveva sottoterra o sul fondo dei laghi e dei fiumi. L’Amaru era in grado di oltrepassare i confini da e verso il regno spirituale del mondo sotterraneo… questo passando attraverso tre mondi: da Hanan Pacha (mondo celeste), passa attraverso Kay Pacha (mondo attuale) a Ukhu Pacha (mondo interno o Madre Terra).
Era un simbolo di profonda saggezza, ma rappresentava anche il divenire delle cose (profondo era il suo legame col fuoco e con l’acqua).
Ancora oggi il culto di Amaru è uno dei più antichi di tutto il continente.
Nella città di Tiahuanaco (Bolivia) si trova la Porta del Sole dove si può ammirare una rappresentazione del Amaru.